Cineasta e attivista che ha collaborato con Cesare Zavattini e ha filmato il Cile di Salvador Allende (1972), la fabbrica di orologi autogestita LIP di Besançon (1973) e le lotte curde in Turchia (1974). Spinta dai movimenti di solidarietà e di lotta transnazionale, si è trasferita a Beirut nel 1977 per lavorare con il Palestine Film Institute dell’OLP e ha realizzato sei documentari in 16mm sulla e con la resistenza palestinese. Era presente a Beirut Ovest durante l’assedio dell’esercito israeliano nel 1982 e ha lasciato il Libano dopo l’esodo forzato dei combattenti palestinesi. Durante questi cinque anni, ha filmato e fotografato la vita quotidiana della lotta. Oggi, Monica Maurer dedica il suo tempo alla salvaguardia degli archivi cinematografici e fotografici della Palestina e delle lotte che ha filmato, consapevole che l’archivio, salvaguardato e reso disponibile, permette la scrittura di una narrazione politica del presente.
Regista, montatore e docente di montaggio, studia comunicazione all’Università di Ferrara e cinema all’Observatorio de Cine di Buenos Aires (Argentina). Dal 2007 al 2013 vive a Barcellona (Spagna) dove lavora come regista e montatore per cinema e televisione. I Cormorani (Strani Film, 2016), é il suo primo lungometraggio da regista, presentato a Visions du Rèel e in diversi festival internazionali, candidato ai Nastri d’Argento 2017.. Come montatore ha collaborato con registi e case di produzione in Italia, Spagna, Argentina, Uruguay e Francia partecipando a diversi festival internazionali. Con La Vida Sublime (2010) di Daniel Villamediana (fotografia e montaggio) partecipa in concorso al Festival Internazionale del Film di Locarno; per il regista Mirko Locatelli é montatore de I corpi estranei (2013), presentato in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, di Isabelle (2018), presentato in concorso al Montreal World Film Festival e di La memoria del mondo (2022) fuori concorso al 40° Torino Film Festival. Lumina (2021) di Samuele Sestieri è stato presentato all’International Film Festival Rotterdam e alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro.
Pietro Masciullo è RTD presso Sapienza Università di Roma dove è docente di “Linguaggio cinematografico” e “Metodologie di analisi del film”. Fa parte della redazione di «Cinema e Storia» e «Fata Morgana». È caporedattore della rivista di cultura cinematografica «Sentieri Selvaggi». Ha pubblicato diversi saggi sul cinema contemporaneo in testi collettanei e riviste scientifiche. Ha conseguito un Dottorato di ricerca in Musica e Spettacolo (XXIX ciclo).
Federica D’Urso è un’analista dei media, dal 2005 si occupa di ricerca, in particolare è specializzata nello studio dei mercati del cinema e della televisione. Ha collaborato con i principali istituti di ricerca italiani sull’economia dei media (IsiCult, IEM – Fondazione Rosselli) e con i centri studi dei più rappresentativi soggetti pubblici e privati del settore cinematografico: MiBACT – DGCA, Agenzia Coesione e Sviluppo – Presidenza del Consiglio dei Ministri, ANICA, APA, AGIS, Centoautori, Doc/It. Ha firmato numerosi articoli e pubblicazioni specialistiche in materia. E’ membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Regione Campania Film Commission. Dal 2017 al 2021 è docente a contratto di Economia e organizzazione del cinema e della televisione presso l’Università di Roma La Sapienza. Dal 2022 è dottoranda (37° ciclo, PON) presso la Sapienza, con una ricerca sul tema “Ecocinema: l’impatto ecologico delle industrie creative e audiovisive in Italia”.